TROVATO NEL CERVELLO IL SITO DELL’ONESTA’

 

 

Secondo il vocabolario Treccani l’aggettivo onesto va attribuito a persona che agisce con lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principi morali ritenuti universalmente validi, astenendosi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo. Questo tipo di astensione vale anche sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che esercita, all’ambiente in cui vive, ecc.  A proposito dell’onestà uno dei più grandi filosofi (e non solo italiani) Benedetto Croce, padre della “filosofia dello spirito” senza laurea…, diceva spesso: “la storia siamo noi e non abbiamo bisogno di chissà quante grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta”. Quindi è onesto chi si comporta conformemente alla legge morale, alla legge dell’onore ed alla legge dello Stato, ma anche chi si comporta onorevolmente, decorosamente, dignitosamente e con compostezza. La onestà in sé è innata per gli uomini ed ognuno di noi la possiede in una determinata  ……quantità, diversa da individuo ad individuo. A questo riguardo la scienza medica ha pensato di “aumentare” fisicamente la quantità di onestà per migliorare l’uomo ed il mondo. Prima di tutto oggi si conosce il sito del cervello dove nasce ed è la corteccia prefrontale dorso-laterale destra, detta in gergo scientifico “rDLPFC”. Questa particolare zona può essere stimolata elettricamente per accrescere ciò che dovremmo avere già di base in gran quantità. La stimolazione non è invasiva e si pratica dall’esterno del cranio. Tale scoperta è per metà italiana perché a firmare i risultati della ricerca sono stati l’italiano Giuseppe Ugazio e lo svizzero Christian Ruff, entrambi dell’Università di Zurigo. La pubblicazione è avvenuta la scorsa settimana su PNSA (PROCEEDINGS of THE NATIONAL ACADEMY of SCIENCES), la famosa rivista scientifica internazionale dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti d’America.  La corteccia prefrontale governa il comportamento onesto in situazioni in cui – secondo l’intervista rilasciata proprio dal  nostro connazionale Ugazio – l’onestà è in conflitto con interessi personali di natura materiale. Nella sperimentazione gli interessi “costruiti” per i volontari erano di natura finanziaria. Lo studio però non toccava le “corde” dei processi decisionali. Sono stati messi insieme trecento giovani, i quali sapevano di dover partecipare ad un semplice gioco finanziario e nulla più. Ci si poteva anche arricchire, ma il prezzo da pagare era la disonestà.  La tecnica di stimolazione è stata quella “a corrente diretta” sul cervello dei trecento, prima ancora che questi ultimi potessero decidere se imbrogliare o meno per lucrare in abbondanza di guadagni. I risultati, dopo la stimolazione della corteccia, hanno detto in maniera inequivocabile che i giovani si comportano in maniera più onesta, a meno che per premeditazione si comportino da disonesti. Quindi esiste un ruolo di causa/effetto tra stimolazione della corteccia prefrontale destra e comportamento onesto. Tale ruolo dimostra che, aumentando l’eccitabilità dei neuroni nell’area specifica, si può diventare effettivamente più onesti.                Il  Professore Ugazio chiede la sua presentazione sottolineando come questo sia solo il primo passo per lo studio dei comportamenti dell’uomo a livello anche emotivo, per cui si potrà ottenere con certezza che le persone rimarranno oneste di fronte ad un incentivo di tipo materiale che lascia supporre, per la sua consistenza, un grosso livello di disonestà. Abbiamo allora fatto due conti, nel senso che se nel futuro saremo in grado di modificare i comportamenti umani e farli rientrare nel campo del comportamento etico, veramente ci ritroveremo ad aver cambiato il mondo. Saremo tutti onesti in ogni campo ed in ogni nostra futura decisione. Basterà solo stimolare una piccolissima fetta ben definita anatomicamente di corteccia cerebrale per trovarci davanti a leggi perfette, a decreti meravigliosi per il solo fatto che, anche nel costruirli, non si è lasciato spazio all’interpretazione, ma solo all’onestà. Anche dal punto di vista morale diverremo dei computer, che sembrano disumani ma che, come dice il grande Isaac Asimov, il padre della fantascienza, una volta programmati si comportano in maniera perfettamente onesta.

gianpaolopalumbo.ilponte@gmail.com

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