La giustizia lenta: Circa 11mila processi in 5 anni per liti inferiori a 1.100 euro

Da anni i giudici della Cassazione denunciano l’insostenibiltà della situazione penale. La politica resta insensibile a questo prolungato allarme: 10.980 processi in cinque anni (dal 2009 al 2013) per liti inferiori a 1.100 euro. Fra le tante liti inutili ne citiamo una: quella dell’asina che aveva dato una brucatina all’erba del vicino, senza sapere che il padrone e il vicino si odiavano a morte a tal punto da far nascere una causa giudiziaria che dura da parecchi anni impegnando diversi giudici e avvocati.
La Corte di Cassazione, dopo un lungo processo di primo e secondo grado, aveva deciso che “per questo tipo di reato, la brucatina, l’asina (benché solitaria come il passero di Leopardi) non andava considerata singola, ma mandria”. La conseguenza fu che ricominciò tutto daccapo: processo di primo grado, poi di secondo grado ed infine alla Cassazione fino alla prescrizione.
Non sappiamo, a dire il vero, se nel frattempo il proprietario della bestia imputata abbia già raggiunto i… pascoli più sereni del cielo.
Nei giorni scorsi il Primo Presidente Giovanni Canzio, rilevato il carico insopportabile di cause (105.000) ha dichiarato: “La Cassazione versa in una serie di crisi, assediata da un numero mostruoso di ricorsi, 80mila nuovi ogni anno. Questo flusso è patologico, il carico della Corte rispetto ad altri Paesi del mondo ha assunto dimensioni strabilianti che mettono in forse i valori della democrazia”.
Ci meraviglia a questo punto l’indifferenza della politica di fronte a questo grave problema.

alfonsosantoli.ilponte@gmail.com

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