GREENACCORD ED ESRI ITALIA, AMBIENTE E COMUNICAZIONE

A cura di Mario Barbarisi

Si è svolto a Roma, 8 e 9 maggio, presso l’hotel Ergife, il convegno organizzato da GREENACCORD ed ESRI Italia avente per tema “il giornalismo e nuovi metodi della Comunicazione”. GREENACCORD ha iniziato l’attività di formazione degli operatori della Comunicazione circa venticinque anni fa, in occasione del Giubileo (2000), per la sensibilizzazione di temi legati alla salvaguardia ambientale. Un quarto di secolo, per un impegno che ha permesso di raccogliere eccellenti risultati, come ha ricordato il presidente Alfonso Cauteruccio, intervenendo ai lavori della due giorni. La giornalista RAI Cristiana Ruggieri ha coinvolto la qualificata platea con una relazione sul giornalismo digitale ricordando l’evoluzione degli strumenti della Comunicazione e il modo in cui gli stessi strumenti hanno condizionato e cambiato il lavoro delle redazioni giornalistiche. Dal 1970,anno della messa in onda del Televideo, antesignano degli attuali portali internet, sono cambiate tante cose. Oggi, ha sottolineato la Ruggieri, ci sono molte notizie in rete, in tempo reale, ma esiste il problema di verifica delle fonti. Una maggiore disponibilità richiede un’azione di controllo circa l’attendibilità delle fonti, un lavoro accurato da svolgere in sinergia con l’ausilio di esperti. Il binomio GREENACCORD – ESRI Italia, come ha chiarito Ferdinando Nardi nell’intervento in sala. ESRI ha una tecnologia in grado di monitorare il territorio sotto molteplici aspetti, attraverso la rilevazione satellitare, con software specifici, come nel caso di fenomeni alluvionali, movimenti franosi, incendi, terremoti, incendi boschivi, ma anche per monitorare flussi aerei e di trasporto più in generale. Ricerca e innovazione presente anche nel programma di ISPRA, l’istituto superiore per la ricerca ambientale, strettamente legato al territorio e al paesaggio. Nella seconda sessione è intervenuto, in veste di relatore, il professor Mathis Wackernagel, ideatore, insieme a William Rees, dell’impronta ecologica, ovvero lo studio del consumo di risorse e di suolo procapite sul pianeta da parte dell’uomo. Uno studio di estrema attualità che ha permesso di definire “l’overshot”, il giorno dell’anno in cui termina la disponibilità di risorse disponibili, calcolato su dodici mesi.

Il professor Wackernagel, già presente nel 2004 alle Conferenze organizzate da GREENACCORD, ha evidenziato la mancata svolta, il necessario cambiamento nei processi produttivi e di consumo per scongiurare l’emergenza planetaria. Il surriscaldamento della terra, l’innalzamento delle tempetature, la siccità a cui seguono fenomeni alluvionali, lo scioglimento dei ghiacciai sono per Wackernagel un campanello di allarme al quale si continua a non prestare la dovuta e necessaria attenzione. Per l’ideatore dell’impronta ecologica l’informazione giornalistica riveste un ruolo di straordinaria importanza per limitare i danni e dare inizio ad un cambiamento reale.

Foto-il Presidente di G. A. Alfonso Cauteruccio

La partecipazione agli eventi ha conportato il rilascio di Crediti Formativi per i giornalisti, grazie a GREENACCORD Ente formatore riconosciuto.

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