GREENACCORD – VERSO IL SINODO, COMUNICARE E CONDIVIDERE LA GIOIA DEL VANGELO

«Il protagonista del Sinodo è lo Spirito Santo. Dobbiamo ascoltarlo per capire ciò che vuole dire alla Chiesa». Così don Dario Vitali, coordinatore degli esperti teologi del Sinodo, che si svolgerà dal 4 al 29 ottobre 2023, con la sessione conclusiva a ottobre 2024. Vitali è intervenuto, martedì 19 settembre, al corso di formazione per giornalisti, intitolato “Il Sinodo interroga la comunicazione. La comunicazione interroga il Sinodo”, organizzato dalla onlus Greenaccord a Roma, nella Sala Giubileo della Lumsa. Assieme a lui nel primo panel della giornata, don Giacomo Costa e don Riccardo Battocchio, Segretari Speciali del Sinodo. Entrambi hanno spiegato che la sinodalità nella Chiesa è un valore consolidato, ma l’interrogativo che resta è come oggi si può realizzare a diversi livelli questo camminare insieme per annunciare il Vangelo. L’importanza di «comunicare il Sinodo» è data proprio dal fatto che, ha detto don Giacomo Costa «quando mi intervistano, si cade sempre sugli stessi temi, l’accoglienza dei separati/divorziati, il celibato dei preti… Queste domande sono vissute anche dalla Chiesa, ma se ci focalizziamo troppo su di esse, rischiamo di restringere lo sguardo, perdendo di vista la visione d’insieme. Il cammino tiene conto che nella Chiesa ci sono diverse voci, tuttavia non si tratta di far risaltare le singole voci, sarà interessante invece vedere come, andando avanti nei lavori, queste voci si confondono e permettono di affrontare le difficoltà». Sono 390 i partecipanti al Sinodo, di cui 50 su nomina di Papa Francesco, di varia età, provenienza e attività professionale. «C’è bisogno di tempo per permettere a tutte queste persone di dare risposte – ha aggiunto don Riccardo Battocchio –, non per lasciarle andare pensando che il tempo faccia da solo, bensì per dare risposte, che non siano compromessi, che non siano divisive, ma che corrispondano al sogno di Dio per quanto riguarda le relazioni umane».

Ha introdotto il tema dell’ecumenismo fra Hyacinthe Destivelle, Officiale del Dicastero per la promozione dell’Unità dei Cristiani: «Il rapporto tra sinodalità ed ecumenismo è vicendevole. Il cammino della sinodalità dev’essere ecumenico, così come il cammino ecumenico dev’essere sinodale. Possiamo imparare dalle Chiese orientali, che da secoli praticano la sinodalità, e che hanno accolto con grande gioia l’invito a partecipare come delegati fraterni».

Partendo dal brano evangelico “Voi siete il sale della terra” (Mt 5,13-16), Nadia Coppa, già presidente UISG (Unione Internazionale delle Superiore), ha ribadito che «il battezzato non può lasciare le cose uguali, ma le deve insaporire, deve cioè dar loro un significato». «In questo le donne hanno un ruolo importante, quindi va favorita la loro partecipazione», ha aggiunto Nathalie Becquart, sottosegretario del Sinodo.

In sintesi – ha detto monsignor Luis Marín de San Martín, sottosegretario del Sinodo –: «La sinodalità è una possibilità della grazia di Dio, un’ottima occasione per approfondire l’esperienza di Cristo risorto, rafforzare il senso di fede comunitario e promuovere la testimonianza evangelizzatrice. Comunione, evangelizzazione e partecipazione, questa è la sinodalità».

Il cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi, ha concluso la sessione mattutina ricordando la necessità che le strutture sinodali già presenti nella Chiesa siano consolidate e rafforzate affinché permettano una vera partecipazione dei fedeli alla vita delle comunità ecclesiali e che sta maturando l’idea che in queste strutture sia adoperato il voto deliberativo assieme al consenso favorevole di chi li presiede.

Il pomeriggio si è maggiormente concentrato sul tema della comunicazione, a partire dal funzionamento della Sala Stampa della Santa Sede, grazie all’intervento di Romilda Ferrauto, Senior Advisor del Dicastero della Comunicazione. Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, ha invece sottolineato l’impegno dei media vaticani per “raccontare” i lavori sinodali pur nel rispetto della privacy che necessariamente deve accompagnare l’andamento dei lavori. Lucio Adriàn Ruiz, segretario del Dicastero della Comunicazione, ha spiegato perché il Sinodo sarà anche raccontato con i mezzi digitali. Oltre 2.000 “influencer missionari” in tutto il mondo, con un potenziale di 30 milioni di utenti, con l’obiettivo di evangelizzare e “samaritanizzare”, «affinché nessuno si senta escluso da questo grande evento».

La sessione finale ha riguardato il lato “green” del Sinodo. «Mediante il supporto economico della Fondazione SOS Planet e l’apporto tecnico di LifeGate, già sperimentato in occasione dell’Assemblea Sinodale del 2019, si provvederà a compensare le emissioni di CO2 grazie a progetti capaci di generare un “credito” di carbonio tale da bilanciare il “debito” accumulato. Il progetto scelto per la compensazione delle emissioni verrà realizzato in Nigeria e Kenya. Saranno donate alle comunità stufe da cucina efficienti e strumenti innovativi di purificazione dell’acqua, così da ridurre in maniera significativa il consumo di biomassa non rinnovabile e di combustibili fossili. Ciò si tradurrà in un significativo miglioramento dell’inquinamento dell’aria che ha una correlazione diretta con le malattie respiratorie e i tassi di mortalità», ha spiegato Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate. Infine, Walter Ganapini, coordinatore scientifico del Progetto per la sostenibilità della Basilica di San Pietro, ha raccontato come la Chiesa si sta muovendo per rendere tutti gli eventi ecclesiali conformi alla Laudato si’, compreso il Giubileo 2025. 

«Papa Francesco con l’enciclica Laudato si’ è stato molto chiaro sullo stile che deve assumere la Chiesa attento al grido della Terra e al grido dei poveri – ha concluso Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord Onlus –. Tra l’altro, lo ribadirà il 4 ottobre con la pubblicazione – come ha detto lui – di una seconda Laudato si’. Pertanto, un Sinodo “green” non è altro che una dimostrazione tangibile della sensibilità e consequenzialità del Santo Padre». 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: