SCOVATI E DENUNCIATI I FURBETTI DELLA PANDEMIA

La Guardia di Finanza ha scoperto che i furbetti della pandemia:medici,funzionari sleali,finti poveri, hanno truffato allo Stato circa 15 miliardi di euro. 

Nell’ultimo rapporto della Guardia di Finanza sono contenuti i danni prodotti per una spesa di 15 miliardi di euro causati  dai dipendenti della pubblica amministrazione che ammontano a 8 miliardi di euro. Nell’elenco dei truffaldini risultano i falsi invalidi,coloro i quali  senza un fondato motivo percepiscono il reddito di cittadinanza,quelli che riscuotono la pensione dei parenti morti,ci sono medici che lavorano nel settore privato e risultanti presenti in una struttura pubblica,funzionari pubblici che prendono somme illecitamente per agevolare le imprese nelle gare d’appalto,ecc.

“Da Gennaio 2020 al 30 settembre 2021 sono sati fatti 65.200 controlli e 12mila fascicoli sono stati aperti per delega dei magistrati penali,circa 1.700 per la Corte dei Conti” Secondo il Generale Giuseppe Arbore ,capo del reparto che dispone e coordina le verifiche, “la platea già rilevante dei soggetti destinatari di risorse pubbliche è aumentata enormemente con il Reddito di cittadinanza ed è ulteriormente accresciuta con le misure previste nei decreti ”Sostegni” e “Ristori”.Non sono furberie ma un gravissimo danno economico e sociale, ”dai 7.300 controlli effettuati,  risulta una frode di 269 milioni di euro. Ad esempio in un controllo effettuato nella provincia di Velletri tra l’INPS e la Guardia di Finanza è risultato che tra pensioni di anzianità e  di vecchiaia  “ alcuni cittadini percepivano somme dovute a persone decedute oltre dieci anni fa arrecando un danno alla Previdenza Sociale di un milione e 400mila euro” A Messina molte persone hanno ottenuto il buono spesa,sostegno alle locazioni e “buono baby sitting”, pur essendo prive dei requisiti richiesti.40 persone sono state denunciate “per indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato e falso in atto pubblico,gli altri 220 segnalati  per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative”. A Bologna con l’autocertificazione 154 famiglie “ prendevano buoni spesa per 600 euro al mese,dichiarando di essere indigenti,mentre avevano regolare impiego,oppure il reddito di cittadinanza,l’indennità di disoccupazione,prestazioni sociali agevolate”. Lo stesso sistema era in vigore anche a Napoli dove erano oltre 700 beneficiari.Per il numero più alto di illeciti la Guardia di Finanza “ha realizzato uno specifico dispositivo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione concentrando l’attenzione su quelle posizioni connotate da concreti elementi di rischio”. A chi non aveva titoli sono stati richiesti 127 milioni di euro già riscossi”. Tra i precettori abusivi ci sono soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso,evasori totali,persone dedite ai traffici illeciti,appartenenti ad associazioni criminali di stampo mafioso,già condannate in via definitiva, nonché stranieri non in possesso dei requisiti di residenza”.A Reggio Calabria molte delle 300 persone denunciate, per aver percepito le in debite somme, risultano appartenere ai “ndranghetisti organici,alle maggiori cosche della locride,già gravati di pesanti condanne passate in giudicato per associazione a delinquere di stampo mafioso”.A Palermo 1400 precettori abusivi hanno sottratto allo Stato un milione e200 mila euro, “145 hanno precedenti condanne per mafia”. A Napoli sono state denunciate 120 persone per un milione e 200 mila euro percepiti illegalmente ,avendo gestito illegalmente le “1.532 domande di stranieri abitanti a Genova privi dei requisiti necessari”che hanno guadagnato 3 milioni e 500 mila euro. “I 16 medici che a Civita Castellana, in provincia diViterbo,risultavano in servizio in ospedale mentre svolgevano attività privata nel Poliambulatorio privato, frodando all’ALS 3 milioni di euro. 

In un Ospedale romano sono stati denunciati 141 medici e paramedici “per aver permesso ad amici e parenti di eseguire accertamenti diagnostici completamente gratuiti e senza seguire le ordinarie visite di attesa”con un semplice meccanismo:”Il medico accedeva al sistema ,presentava la richiesta e dopo l’esame o le analisi consegnava il referto evitando il pagamento del tiket alla Regione Lazio. A valersi della “corsia preferenziale”523 tra parenti e amici di medici e infermieri che hanno frodato oltre 323 milioni di euro”                 Alfonso Santoli.

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