GIROVAGANDO NEL LABIRINTO DEL CORONAVIRUS

A cura di Padre Vincenzo Sparavigna

DALL’ISOLA DE LA RÉUNION

Dio è buono perché è Amore  e ricco  in Misericordia.

Non puo’ fare né volere il male.

La nostra vita è « piena di enigmi e vi sono tante cose che noi non comprendiamo » : a cosa servono le pietre ? Certamente non per uccidere, né lapidare qualcuno. Un’antica canzone diceva : « e tutti mi tirano le pietre ». E a cosa servono gl’insetti? Certo non per schiacciarli e mostrare la nostra superiorità, ma per vivere con noi secondo il progetto di Dio Creatore. E noi, perché stiamo sulla terra ? Per « conoscere,amare e servire Dio non come quegli uomini creati « dal dio Mardouk che utilizzò il cadavere della dea Tiamat per creare il cielo e la terra, mentre l’Uomo fu creato per servire le divinità e liberarle da ogni lavoro ». Divinità oziose datesi al « dolce farniente », avendo l’uomo schiavo al loro servizio.   (Mito dell’epopea babiloniese).

E Dio si è fatto Uomo, non per « essere servito ma per servire », ma sopratutto per divinizzarci.   Ci ha creati affinché divintiamo suoi figli nel Figlio  e partecipiamo alla sua vita divina, grazie al suo sacrificio redentore. E tutto cio’, sembra crollare allo spuntare improvviso del coronavirus o Covid 19 portatore di morte, di paura e distruzione. Andava tutto bene, si viveva nel benessere, non ci mancava niente. Ed ecco il VIRUS ,spuntato come un fungo, ma preparato da scienziati nella città di Wuhan  nella lontana Cina, come alcuni sostengono, che arriva quattoquatto con una velicità supersonica negli emisferi Nord e Sud, che investe popolazioni intere, fino a divenire « pandemia ». Perché questo Virus ? per distruggerci e dominare su di noi ? Per creare una razza pura come al tempo del Nazismo, eliminando vecchi, ammalati, improduttivi,  troppe bocche da sfamare ? O soltanto un grave incidente dovuto al mal funzionamento di un alambicco ,o di altro apparecchio, rottosi  durante la ricerca ? Da che è comparso, il virus,subito si  messo in azione « appiccicandosi » a qualcuno e poi ad altri, si moltiplicata con facilità spargendo dovunque paura,ansie,tormento ,e morte.  Si è stati presi in contropiede. Non lo si attendeva come i malgasci attendono un ospite preparando un posto in più a tavola.Non si era pronti a riceverlo , cosi ché  si è creato un sovraccarico per i « pochi grandi Ospedali » presenti sul territorio. Eppure ce ne sono centinaia, migliaia di ospedali abbandonati che si potevano e si possono (come,al dire il vero in alcuni casi si è fatto)allestire per accogliere gli ammalati che non si potevano (possono) accogliere altrove. Non solo le strutture sono state insufficcienti,ma anche la preparazione del corpo medico e ospedaliero non era, in alcuni casi, all’altezza di un compito superiore alle loro conoscenze in materia e  alle forze fisiche,psicologiche e religiose. In una situazione simile ove regna l’insicurezza, la paura (quella che fa 90 e a chi se la mette fà 91 si diceva quando a Natale, si giocava alla tombola) non si sa cosa fare,dove sbattere la testa, a quale Santo rivolgersi. Si domanda a qualcuno e questi ti da una ricetta ;si domanda ad un altro e costui, di ricetta, te ne dà un’altra. Accendi la TV e Internet ove trovi un dottore che ti dà una versione,   vai  su  un  altro canale  e  trovi  un altro “esperto” che  ti fornisce un’altra versione ancora. Cosa fare ? Come agire trovandosi al bivio, dovendo scegliere da che parte andare ? ed evitare di diventare « cavie » utilizzate come soggetti d’esperimento ?

Dinanzi a tutto ciò cosa ha fatto la Chiesa (Clero, Religiosi,Laici) Cosa abbiamo fatto ? Abbiamo obbedito allo Stato ! Abbiamo seguito le sue direttive.Quindi siamo rimasti rintanati in casa dove ,si è sviluppato il senso di famiglia, il servizio e la vita comune e non si è usciti per paura di essere contagiati o di contagiare gli altri, ed abbiamo obbedito ciecamente all’ordine dato : “Restate in casa”. Chi ha pregato per fare una buona morte ?  Tutti  abbiamo pregato di essere risparmiati ,di non esssere presi di mira dal coronavirus(Covid 19)e di stare bene fisicamente. Abbiamo lasciato regnare,forse,l’amor proprio e non l’amore degli altri dimenticando che Dio è AMORE e che ci ordina di amarci, gli uni gli altri, e di donarci come Lui ha fatto. « Amare è dare ma sopratutto dare se’ stesso ».

  p. Vincenzo Sparavigna cssr

  M i s s i o n a r i o

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