A RISCHIO IL FINANZIAMENTO DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER L’ACQUEDOTTO IRPINO E SANNITA.

Secondo indiscrezioni non ci sarebbero all’orizzonte grandi speranze e possibilità che Cassa Depositi e Prestiti conceda il finanziamento di 50 milioni di euro, richiesto da Alto Calore Servizi, la storica Azienda irpina che gestisce le risorse idriche per numerosi Comuni dell’ Irpinia e del Sannio. Nonostante gli sforzi e l’immane impegno profuso dall’attuale amministrazione (nella foto l’A.U. Ciarcia) per avere in breve tempo la liquidità necessaria e recuperare gli oltre 140milioni di euro di debiti accumulati. Il NO, se confermato, sarebbe dovuto ad una decisa azione di contrasto degli esponenti della Lega. Gli alleati di Governo, i 5Stelle,sarebbero invece a favore del prestito, anche se a determinate condizioni, come rappresentato in occasione di tavoli istituzionali. Per la Lega il no è motivato dal fatto che il Governo ha intenzione di reiterare la bocciatura del prestito piu’ volte chiesto da Roma Capitale, che ha accumulato un debito di circa 75 milioni di euro. Secondo i contrari al prestito per l’acquedotto irpino la città capitolina offrirebbe maggiori garanzie per la restituzione del prestito, considerando le aziende partecipate di Roma e i possibili ricavi.

Se tale scelta, da parte di CdP, dovesse essere confermata sarebbe davvero difficile proseguire il percorso verso il risanamento iniziato di recente dall’Acquedotto Alto Calore, una delle strutture più antiche d’Italia (1938) che gestisce il secondo bacino idrico più grande d’Europa.

Seguiremo gli eventuali sviluppi.

A cura di Alexandro Zanobi.

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