IRPINIA-RISORSE IDRICHE, ANCORA 10 GIORNI E POI SI RISCHIA IL COMMISSARIAMENTO. SALTA IL TAVOLO TRA GOVERNO, REGIONE, PROVINCIA ED ALTO CALORE

È terminato nel peggiore dei modi il tavolo istituzionale tra Governo, Regione, Provincia ed Ente Alto Calore Servizi, gestore delle Risorse idriche in Irpinia e Sannio. La relazione dell’amministratore Unico di ACS non ha convinto il Governo, rappresentato dal Senatore Carlo Sibilia. Il “miracoloso” recupero del disavanzo mensile, a fronte di un debito mostruoso che raggiunge 140milioni di euro, non è stato ritenuto sufficiente per aprire le porte della Cassa Depositi e Prestiti. Questa mattina il numero uno di ACS si attendeva, con ogni probabilità, di incassare l’assegno da 50milioni di euro di CDP, ed invece è emersa da parte del Governo una chiara richiesta di discontinuità con il passato. Un filo che secondo Sibilia non si è mai interrotto, la continuità anche se in maniera più o meno celata non fornisce evidentemente le garanzie sufficienti per un futuro nuovo, stabile e in grado di assicurare lo sviluppo necessario. Far fallire un’ Azienda che gestisce acqua richiede una vera e propria impresa, un caso da portare nelle aule universitarie, ancor prima che in quelle di un Tribunale, per spiegare come non gestire un’azienda. Se il Governo allo stato si dichiara non disponibile a garantire per il prestito di 50milioni di euro, la Regione Campania, rappresentata dal vice Fulvio Bonavitacola, dovrebbe, invece, spiegare chiaramente dove si trovano gli aiuti e i finanziamenti promessi ad ACS. Insomma, la storica Azienda Alto Calore, fondata nel 1938, uno degli acquedotti più antichi e grandi d’Europa, rischia di pagare un prezzo salato per mera negligenza. Dal punto di vista politico il paradosso è che tutto ha avuto origine dalla stessa parte politica che ha amministrato ieri, oggi, e che rischia di non amministrare più nulla nell’immediato futuro. L’ATO 1 Calore Irpino ha detto NO all’affidamento diretto del Servizio, la Regione Campania ha favorito gestori privati mentre il Governo centrale, a guida sempre Centrosinistra, ignorava l’esito referendario del 2011, con il quale gli elettori chiedevano la Gestione pubblica delle risorse idriche, mentre sempre il Governo di Centrosinistra dava massimo sostegno e finanziamenti ad AQP S. P. A, la Società Acquedotto Pugliese, quotata in borsa, con enormi utili senza avere la materia prima, perché la Puglia l’acqua, da sempre, la prende in Irpinia! Raccontata così sembra una barzelletta, ed invece è la pura verità:l’irpinia è ricca, ma grazie a “qualcuno” si aggira tra i Palazzi con il cappello in mano.

Appuntamento tra 10giorni, il tempo concesso per aggiornare il Tavolo. Se non dovessero subentrare novità si profila all’orizzonte l’ipotesi commissariale per Alto Calore Servizi, l’altra strada, quella dichiarata da Ciarcia, di “fare tutto da solo”, risulta una battuta interessante ma non una strada percorribile. A dicembre si disse che il Tavolo era urgente e andava aggiornato a subito dopo l’epifania, ora siamo a Pasqua, tempo di resurrezione ma anche di processo e crocifissione.

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