NO ALLA VIOLENZA DI GENERE, NESSUNO TOCCHI EVA!

Nessuno tocchi Eva: No alla violenza di genere

Numerosi e sempre più frequenti gli episodi che vanno sotto il nome di “femminicidio”, inducono ad una riflessione ferma e pertinente sui moventi di delitti efferati, ma anche su una considerazione spesso eccessivamente volgarizzata, banalizzata e pressappochista della donna. In questa direzione si colloca la manifestazione dal titolo “Nessuno tocchi Eva” che si terrà nella mattinata di sabato 24 novembre in Montemiletto presso la Sala Impero dell’edificio della Scuola Secondaria di primo grado, evento fortemente voluto dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Montemiletto”, dottoressa Adele Passaro, dai docenti sempre attivi e sensibili a tematiche strettamente connesse con la quotidianità e dagli allievi che rappresentano i veri protagonisti della manifestazione, poiché riempiranno la giornata con letture scelte e riflessioni sulla figura della donna. Il titolo della manifestazione è particolarmente emblematico, poiché richiama alla memoria Eva come prima donna della Bibbia, nome che è etimologicamente collegato al verbo che significa “vivere”; pertanto Eva diventa ‘simbolo denotativo e connotativo’ e si trasforma in trait d’union che permette alla Vita di fare il proprio ingresso nel mondo. Ma vi è tuttavia la possibilità di rievocare le molteplici iniziative a sostegno della donna così come di una riconsiderazione dell’Idea di donna, lontana da qualunque forma di violenza sia essa fisica che morale, che vanno sotto il titolo di “Nessuno tocchi Eva”. Iniziative quindi estese su scala nazionale e allargate a prospettive culturali differenti, ma non per questo contrastanti: si va infatti da mostre di pittura a convegni, non ultimo ricordiamo il Convegno “Oltre il silenzio – per dire no alla violenza contro le donne”, tenutosi il 16 novembre presso la settecentesca Chiesa dell’Arciconfraternita S.S. Nome di Dio in San Pietro in Montoro. Il dibattito pertanto risulta sempre vivo ed acceso, ma tutto ciò non deve indurre ad uno svilimento di significanza, anzi i contributi, pur nella loro molteplicità, dovrebbero essere quanto più beneauguranti della fine di ogni forma di violenza di genere, come una delle tante mete per sentirsi partecipi di una ‘società civile’.

                     A cura di Michela Marano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: