IL MINISTRO COSTA ALL’EUROPA: ACQUA PUBBLICA E LOTTA ALLO SPRECO.UNA DIRETTIVA CHE VIETI NEGLI UFFICI PUBBLICI L’ACQUA NELLE BOTTIGLIETTE DI PLASTICA

STOP ALL’ACQUA IN BOTTIGLIE DI PLASTICA. LA PROPOSTA DEL NEOMINISTRO  SERGIO COSTA AL PARLAMENTO EUROPEO 


Eliminare le bottiglie e contenitori di plastica in tutti gli edifici pubblici. Si tratta di una proposta lanciata dal ministro dell’Ambiente italiano, Sergio Costa, presente a Lussemburgo per partecipare al Consiglio Ambiente dell’Unione Europea dove è in discussione, tra l’altro, l’aggiornamento della direttiva sull’acqua potabile, a seguito dell’iniziativa intrapresa dai cittadini europei ‘Right2Water’.
Sono circa 2 milioni i cittadini europei intervenuti per chiedere all’Unione di garantire un accesso sufficiente all’acqua potabile e ai servizi.

Tra le proposte del neo ministro dell’Ambiente, sempre in tema Idrico, si segnala l’idea che le risorse non debbano essere soggette a logiche del mercato, e che i servizi idrici siano completamente esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione, “perché l’acqua è un bene comune ed in quanto tale non può essere oggetto di mercificazione”.
Bisogna favorire il governo pubblico e partecipativo dell’intero ciclo integrato dell’acqua. Proprio come stabilito in Italia in occasione del Referendum del 2011.
Scendendo poi nello specifico della direttiva, Costa ha sottolineato la necessità di “inserire l’accesso equo all’acqua e il suo uso sostenibile tra gli obiettivi che la nuova direttiva deve perseguire a partire dall’articolo 1”. E’ necessario anche chiarire nell’articolo 13 che l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale. Secondo Costa questa impostazione consentirebbe di ridurre drasticamente il numero di persone prive di accesso all’acqua, specificando che l’erogazione di un quantitativo minimo vitale non può essere sospesa, prevedendo, quindi, una fornitura minima giornaliera, pari a 50 litri a persona. Fondamentale, per la Salvaguardia Ambientale, il passaggio nel quale il Ministro ribadisce che bottiglie e contenitori di plastica vanno assolutamente vietati in tutti gli edifici pubblici, incentivando sistemi per ridurre sprechi e dispersioni idriche nelle condotte e sensibilizzando l’opinione pubblica sulle problematiche relative all’inquinamento e allo spreco.

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