“MO BASTA” PERCHÉ DI INQUINAMENTO SI MUORE, ORA CI SONO LE PROVE.

L’INQUINAMENTO È LA PRIMA CAUSA DI SEVERE PATOLOGIE CLINICHE. CONVEGNO IN IRPINIA CON I MEDICI DELL’ISDE.

Il fine settimana è stato caratterizzato dall’onda lunga della campagna elettorale e da un convegno davvero interessante, svoltosi nella sala del castello di San Barbato di Manocalzati, paese della provincia di Avellino,e organizzato dall’Associazione SALVIAMO LA VALLE DEL SABATO. La Valle è un comprensorio Territoriale dell’Irpinia attraversato dal fiume Sabato, con una concentrazione molto elevata di agenti inquinanti, a causa della presenza di siti di sversamento di rifiuti (STIR) e di fabbriche dal ciclo produttivo e di lavorazione alquanto “dubbio”, come nel caso dell’ex ISOCHIMICA, il complesso dove venivano scoibentate le carrozze ferroviarie, i cui scarti con fibre di amianto giacciono tuttora sepolte nel terreno, in attesa di una bonifica.

Oggi c’è una consapevolezza inconfutabile: è quanto emerso dagli autorevoli interventi dei relatori presenti al Convegno di Manocalzati, con il prezioso contributo offerto dall’ISDE, l’Associazione dei Medici per L’Ambiente. L’inquinamento è causa di gravi patologie, complicazioni per l’apparato respiratorio e cardio circolatorio, le sostanze nocive arrivano a modificare le cellule, perfino la struttura molecolare, il feto subisce danni gravi nonostante la protezione di base. Insomma c’è una novità: Ora abbiamo prove certe di quanto asserito, esistono studi scientifici dei danni e dei rischi. Perfino la dottoressa Patrizia Gentilini, intervenuta insieme ai colleghi medici Ferdinando Laghi e Agostino Di Ciaula, prende in prestito, rivolgendosi alla platea,lo slogan MO BASTA,ideato dall’Associazione guidata egregiamente dal dottor Franco Mazza, per dire BASTA con i silenzi e i ritardi perché si sta consumando un dramma, si assiste ad una vera e propria emergenza sanitaria.

Considerazione finale. Se i cittadini costituitisi in Associazioni e in rete tra loro,hanno anticipato la politica maturando la consapevolezza del quadro generale  e della realtà emergenziale, è giusto chiedersi: quando la politica farà proprie le analisi che provengono dai territori e si adopererà per la soluzione dei problemi?

Chi fa politica ignora, evidentemente, che tutti respiriamo la stessa aria, tutti beviamo la stessa acqua…la vita è uguale per tutti specie quando essa non c’è più , come ricorda il principe De Curtis nella celeberrima LIVELLA.

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