Esclusiva – Intervista a Padre Alex Zanotelli

 

 

D.: Padre Alex Zanotelli,  Lei é da tempo impegnato a sostenere l’importanza dell’acqua e di una gestione pubblica della risorsa. Di recente era nell’Aula del Consiglio Regionale per dimostrare contro il disegno di legge.
R.: E’ stata una vera occupazione dell’Aula, e ne sono fiero, perché per l’acqua farei questo ed altro!  Per la benedizione si usa l’acqua, io in genere chiedo: “perché usiamo l’acqua per aspergere?” E’ chiaro che tutti rispondono che l’acqua è vita, quindi, se è vita, anche i soldi vengono usati per la vita, e dico, durante la benedizione, che chiediamo perdono al Signore, perché purtroppo questa Regione ha privatizzato l’acqua. Questa decisione di creare un’Agenzia, composta da circa venti persone, che gestirà l’acqua in tutta la Regione Campania espropriando i Comuni e le Autorità locali, è un modo per mettere in mano ai privati non solo la gestione, la governance, ma anche le fonti. E questo sta avvenendo, lo dico chiaramente, perché Renzi vuole questo: praticamente vuole dare l’acqua del Sud Italia ad ACEA, perché dietro la GORI, che approfitterà di quello che è avvenuto, c’è certamente l’ACEA, uno dei grossi investitori, e dietro ancora c’è VEOLIA, una multinazionale francese, per cui non possiamo accettare questa situazione, ecco perché siamo veramente arrabbiati e siamo decisi a proporre anche degli emendamenti alla Legge, se non arriverà un vero cambiamento in favore dei cittadini; tenteremo poi, per ogni decisione che prenderanno, di portarla in tribunale.
D.: Questo messaggio sfugge completamente all’Irpinia e agli Irpini, Lei in Aula alla Regione era con alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, presente anche ad Avellino, tuttavia il messaggio è completamente fuori da questo territorio, sembra che l’Irpinia non sia interessata, eppure ci troviamo in un bacino idrografico, come Lei sa bene, che è il più grande dell’Italia meridionale…
R.: Esatto, mi rendo conto che tutta questa storia è passata quasi sotto silenzio, ed è fondamentale, invece, proprio in Irpinia, che la gente cominci a prendere coscienza dell’importanza dell’acqua, non soltanto perché il territorio ne ha tanta, l’acqua di Napoli viene da qui, e anche quella della Puglia, ma il vero problema qual è? E’ che, andando avanti, noi non ce ne accorgiamo, ma andremo incontro, ormai ce lo dicono gli scienziati, ad un aumento della temperatura globale che, per bene che ci possa andare, sarà come minimo di 3 gradi centigradi e se ci andrà male di 5 gradi,oscillerà quindi fra i 3 e i 5 gradi,cosa vuol dire questo? Che buona parte delle fonti idriche oggi presenti cesseranno di esistere! In un momento così grave, quindi, cedere ai privati e alle multinazionali l’acqua, soprattutto un’acqua così buona come ce l’avete voi in Irpinia, penso all’acqua del Serinese, oltre ad essere una pazzia collettiva è un atto criminale, ecco perché io mi sono talmente arrabbiato. Quel giorno soltanto cinque di noi sono riusciti ad entrare in Consiglio, e abbiamo tentato, con la complicità del Movimento 5 Stelle, di occuparlo, di bloccare quella Legge, perché siamo sicuri, tra l’altro, che l’indicazione è stata data a De Luca da Renzi, viene da Roma, anche in altre Regioni sta andando avanti così…
D.: Due osservazioni, la prima: da quello che Lei dice sembra quasi che, a De Luca, sia riuscito meglio il progetto che prima era di Caldoro…
R.:  Esatto, Caldoro aveva lo stesso progetto, e lo voleva fare, ed eravamo, in quel caso, riusciti a bloccarlo, l’ultimo giorno che si poteva votare siamo andati in Consiglio, siamo riusciti a fermarlo e Caldoro si è trattenuto. Durante la campagna elettorale De Luca ha detto chiaramente che voleva riproporre la questione dell’acqua, e noi ci siamo trovati all’ultimo momento davanti a questa storia. Ecco perché io ho reagito in questa maniera:è stato un vero e proprio tradimento da parte di De Luca. Gli abbiamo chiesto di tenere in considerazione i Comitati, ma lui non ci ha mai voluto ricevere:questo è grave, perché almeno la base è formata da gente che da oltre 10 anni sta lottando per l’acqua. Non ci ha nemmeno ricevuti!
D.: Possiamo dire addio al Referendum?
R.: Certamente se si fa così, è dire addio al referendum, tra l’altro non riusciamo neanche a far passare le proposte. L’Onorevole Ermete Realacci ne ha continuato a parlare, la  Boldrini ci ha facilitato l’incontro in Parlamento per cercare di portare la Legge di Iniziativa Popolare che ha ricevuto 800.000 firme, per farla discutere, ma io so che non passerà, so che il PD non ne vuol sapere, però desidero che il popolo italiano veda e sappia cosa pensano i Partiti dell’Acqua e come votano, almeno quello, in modo che poi si possa giudicare, ed è quello che non vogliono fare,perciò non la vogliono votare questa Legge, e nemmeno discuterla: è un fatto gravissimo, perché il popolo si è espresso con il Referendum e con altre iniziative. In questi giorni molte persone che incontro mi continuano a chiedere: come mai la politica non obbedisce ad un referendum? Rispondo così: semplicemente perché i politici, se vogliono governare oggi, debbono per forza obbedire alle banche e all’Economia, non c’è altra via,altrimenti devono dare le dimissioni e andarsene. Questo è il problema grosso: l’Acqua è l’oggetto – mi spiace usare il termine oggetto per l’Acqua – del desiderio delle multinazionali. L’oggetto del desiderio oggi è l’Acqua, non è più il Petrolio. Il Petrolio, se vogliamo sopravvivere dovremmo prima o poi lasciarlo, perché anche se continuassimo ad usarlo, tra 30 anni al massimo non ne avremo più, i giacimenti si esauriranno. Senza Petrolio possiamo vivere, senz’Acqua non si può vivere! Questo è il problema centrale, ma non tutti lo hanno, evidentemente, compreso.
Vittorio Della Sala

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: