La via della Bellezza

La  via  della  Bellezza

 

Qualche giorno fa, quando è esploso il cosiddetto vatileaks2, ho immaginato di scrivere un articolo che si concludesse con un appello ai lettori ad esprimere, in poche righe, la solidarietà e l’affetto  a Papa Francesco. Mi sembrava il minimo che potessimo fare per incoraggiare il Santo Padre a perseguire nell’opera di “risanamento” avviata anche all’interno della curia vaticana. Poi, mi sono convinto che la cosa migliore è continuare a pregare per Lui: come ci chiese la sera del 13 marzo di due anni fa, quando fu eletto al Soglio di Pietro, Lui il vescovo “venuto dalla fine del mondo” a riportare la Gioia del Vangelo nel cuore della nostra Chiesa. E credo che non abbia bisogno d’altro, se non del nostro rinnovato impegno a favore delle cose che fa e che dice!
Perché sa bene dove è il marcio e che cosa bisogna cambiare per portare la Chiesa “in un deciso processo di discernimento, purificazione e riforma”. Perché Egli è, persino, convinto che “anche il papato e le strutture centrali della Chiesa universale hanno bisogno di ascoltare l’appello ad una conversione pastorale”!
Di una cosa dobbiamo essere convinti: che malgrado gli attacchi che vengono portati alla Sua persona ed al Suo Magistero da quelli che si sono sentiti sotto accusa, all’interno ed all’esterno della Chiesa, il Santo Padre è determinato a completare la riforma necessaria a riportare la Chiesa sulla strada della missione per una nuova evangelizzazione del mondo contemporaneo.
L’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” è stata un capolavoro di proposte, di sollecitazioni, di suggerimenti per tutti: per i vescovi, per i presbiteri ed i consacrati e per i fedeli laici! Dopo averla letta e ben meditata, nessuno può tirarsi indietro, nessuno è giustificato per le sue assenze, per la sua superficialità o, infine, per il  modo di vivere, ognuno, la sua “personale” fede cattolica. Soprattutto, quella del “grigio pragmatismo … che sviluppa la psicologia della tomba che trasforma i cristiani in mummie da museo” (E.G. n.83)!
Quanto dà fastidio questo Papa e quante persone si sentono chiamate in causa, direttamente o indirettamente!
Si sentono minacciati quelli che nella Chiesa “si servono del Vangelo” per i loro progetti di carriera, di arricchimento e di utilizzo delle strutture ecclesiali per finalità lontane dallo spirito del Vangelo. Si sentono minacciati quei pastori che “non conoscono l’odore delle pecore” a loro affidate: quelli che non riescono a stare avanti al gregge “per indicare la strada e sostenere la speranza” e quelli che non sanno stare “in mezzo o addirittura dietro al popolo, per aiutare coloro che sono rimasti indietro e perché il gregge stesso possiede un suo olfatto per individuare nuove strade”. (E.G.n. 31)
Ed ancora, si sono sentiti minacciati quelli che, fuori dalla Chiesa, hanno corrotto e corrompono le coscienze del popolo; quelli che abusano del loro ruolo e della loro funzione (i politici, gli amministratori della cosa pubblica, i funzionari corrotti).  Infine, si sentono minacciati i “padroni del mondo”, quelli che guidano l’economia mondiale asservita al profitto ed alla finanza; gli stessi che si arricchiscono scommettendo sul consumismo esasperato e sul diffuso abuso delle risorse naturali e sulla loro progressiva distruzione.
In ultimo, sono in serie difficoltà tutti quelli che, dall’interno, non possono più “dominare lo spazio della Chiesa”: quelli che non sanno dare “testimonianza di quella comunione fraterna che diventi attraente e luminosa”; quelli che non riescono a sentirsi “sulla stessa barca, diretti allo stesso porto”; quelli che al servizio preferiscono “gli onori e la carriera”!!
Malgrado tutto, il Santo Padre ce la farà ad aiutare la maggioranza dei cattolici a riscoprire quella che Lui ha chiamato la “via della bellezza”: quando ha spiegato che “annunciare Cristo significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche “bella”, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda anche in mezzo alle prove”! (E.G. n. 161)  Perciò ce la farà a superare le prove che le miserie degli uomini stanno ponendo sulla Sua strada!
Proprio ripensando a “quella” Bellezza (la Bellezza che salva) mi sono ricordato di una poesia di Raissa Maritain (Transfiguration) che voglio regalare ai miei pazienti lettori: Quando t’avrò vinto o mia vita o mia morte/ Quando t’avrò vinto – amore/ E sarò fatta conforme all’amore eterno/ Come un uccello che batte le ali/ Che discioglie nel suo volo i legami della terra/ Quando t’avrò vinto ostile fascino della felicità/ E avrò conquistato la mia libertà celeste/ Quando avrò sconfitto la gioia e lo sconforto/ Quando avrò superato le vie dei desideri/ E avrò scelto il cammino più duro/ Come il cielo notturno sconfinato e puro/ Nell’armonia vera di tutte le stelle/ Sarà il mio cuore nell’armonia della grazia/ Ma ti avrò salvato – amore/ Di te avrò salvato la vita e non la morte/ E t’avrò incontrato – felicità/ Dopo aver dato al mio Signore tutto di me stessa/ Come un vascello fortunato/ che rientra nel porto col suo carico intatto/ Approderò in cielo col cuore trasfigurato/ Recando offerte umane e senza macchia”.
Quando il Santo Padre riuscirà a convincerci ad essere testimoni autentici, a vincere le seduzioni del mondo, a donare tutto a quella Bellezza, ce la farà a portare il vascello fortunato al porto della salvezza, con il carico intatto di offerte umane e senza macchia ….!   

 michelecriscuoli.ilponte@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: