COVID, MA QUALE NATALE E CAPODANNO?

Editoriale di Mario Barbarisi

Davvero non ci posso credere: a poche ore dalla diffusione del bollettino quotidiano, per tracciare il quadro della Pandemia, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si rivolge agli italiani per il nuovo dispositivo che annuncia le regole “appositamente studiate” per disciplinare i comportamenti in vista delle imminenti festività natalizie. Comprendo la gran voglia di ritornare al più presto alla normalità, ma come si fa solo ad immaginarlo un ritorno quando il numero dei morti, in un solo giorno, ha raggiunto quota 993? Il dato più alto dall’inizio della Pandemia. Manca la fantasia necessaria, in questo caso, ad immaginare 993 bare in fila o manca il senso di responsabilità? A questo punto credo che manchino entrambi! Non si può, con questi numeri, far finta di nulla, e dettare regole per organizzare un Natale che somigli seppur lontanamente a quelli già trascorsi. La morte di nostri concittadini, la sofferenza che attanaglia l’intero Paese, unitamente all’impegno di Medici ed infermieri, richiedono profondo rispetto, oserei dire il silenzio, non è tempo di feste! Guardiamoci intorno, caliamo la maschera dell’ipocrisia e tiriamo su quella di protezione dal COVID, viviamo con fede questo periodo, nell’attesa di una ri-nascita e dell’arrivo del vaccino che salvi tutti, senza mai dimenticare il prezzo pagato in vite umane e sacrifici.

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