L’ITALIA MULTATA PER RITARDI NEI PAGAMENTI

Sprecopoli – Rubrica a cura di

ALFONSO SANTOLI

La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per i tempi biblici dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni ai fornitori.

A seguito delle numerose denuncie presentate da imprese ed associazioni di categoria italiane per il mancato pagamento delle fatture nei termini stabiliti dall’art.4,paragrafi 3 e 4 della direttiva sul ritardo dei pagamenti previsti di 30 e 60 giorni, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato l’Italia per aver violato la direttiva europea 2011/7/Ue,che disciplina i pagamenti e i tempi delle pubbliche amministrazioni ai fornitori di beni e servizi . Secondo i giudici “la direttiva impone di assicurare l’effettiva osservanza delle scadenze…”Il portavoce della Commissione ha spiegato: ”Analizzeremo in dettaglio la sentenza ,la questione dei ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni è di grande importanza per le imprese,specie le piccole e le medie perché impatta sulla gestione del business e sulla loro stessa sopravvivenza…”Le infrazioni sono costate all’Italia dal 2012 al 2019 quasi 550milioni di euro.Il 10% delle infrazioni a carico dell’Italia sono aperte da oltre 10 anni .Tra le città italiane con il più alto debito ve ne sono cinque del Sud.Dopo Roma con 1miliardo 508milioni 932mila374 euro troviamo Napoli con 432milioni242mila621 euro,Palermo con 137 milioni 23mila562 euro,Reggio Calabria con 114miluoni880mila063 euro,Siracusa 73milioni908mila155 euro,Salerno 58milioni513mila280 euro (dati Fonte del Ministero dell’Economia e CGIA).Passando ai Comuni troviamo,ad esempio, Napoli che paga mediamente i propri fornitori con 320 giorni di ritardo,l’Asl Nsapoli 1 con 167 giorni (il dato si riferisce al primo trimestre 2019),mentre l’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria con 163 (riferito al 2018). Dai Comuni alle Regioni il quadro non cambia,fra queste fanno eccezione:Toscana,Lombardia e Friuli Venezia Giulia che hanno liquidato le fatture entro 20 giorni dall’emissione. La maglia nera viene assegnata alla Basilicata con circa 103 giorni per il pagamento,seguita dall’Abruzzo con 65 giorni e Veneto con 62.

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