SCUOLA E OPEN DAY, L’OFFERTA FORMATIVA E L’AGENDA 2030.

Viaggio nella scuola del Sud: la Secondaria di primo grado a Montemiletto, in provincia di Avellino, la centralità dell’Agenda 2030 nell’open day.

Da qualche anno a questa parte, le Scuole italiane, di primo e secondo grado, aprono le porte per far conoscere ed apprezzare le attività svolte. Il fine è quello di acquisire nuove iscrizioni di alunni sulla base dell’offerta formativa. Abbiamo scelto di raccontare quanto accade nella scuola Secondaria di primo grado di Montemiletto, in provincia di Avellino, che apre le porte, in occasione dell’open day, alle famiglie per offrire loro una ricognizione attenta e circostanziata dell’offerta formativa: gli spazi scolastici si arricchiscono di cartelloni ed elaborati prodotti dagli studenti che guidati dagli insegnanti illustrano tematiche prossime alla quotidianità. Quest’anno fa da protagonista l’Agenda 2030: si tratta di un programma che vede il coinvolgimento attivo di 193 Paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite firmatari nel settembre 2015 di un accordo che ponendo al centro la triade Persone – Pianeta – Prosperità, intende raggiungere delle finalità di natura economica e sociale nell’arco di 15 anni e quindi nel 2030. Sono obiettivi comuni che vanno, per citarne qualcuno, dalla lotta alla povertà, all’eliminazione della fame, al cambiamento climatico: il programma circoscrive 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e tutte le nazioni, con intenzione unanime, sono consapevoli di dover invertire la rotta per salvare il pianeta Terra attraverso una prospettiva di inclusione dell’ambiente e della sua salvaguardia. Molti gli argomenti trattati nella giornata dell’open day del 24 gennaio, infatti, passando da un approccio teorico a risultati all’insegna della praticità, c’è la presentazione di ambienti terrestri e marini, ma viene dato spazio anche al calcolo dell’impronta ecologica con la sistemazione grafica dei dati raccolti, inoltre da commenti e considerazioni sull’inquinamento del territorio, dell’atmosfera, delle acque, etc… si arriva a riflessioni su articoli e saggi a tema. Corre pertanto l’evidenza che gli allievi, mediante la guida socraticamente ‘maieutica’ degli insegnanti, hanno colto l’importanza dei contenuti dell’Agenda 2030 e ne hanno fatto possibilità di dialogo educativo, di applicazione di buone pratiche nella vita del singolo come in contesti più allargati e sociali, di indagine su tematiche attuali e legate con soluzione di continuità alle generazioni future.    

Michela Marano    

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