A MILANO IL 24ESIMO CONGRESSO MONDIALE DI DERMATOLOGIA


Sono stati più di sedicimila i dermatologi ad iscriversi e partecipare al 24° congresso mondiale che si è svolto a Milano, dal 10 al 15 giugno. Provenienti da ogni angolo del mondo: dall’USA alle Filippine, dall’Honduras ai Paesi Arabi. Il congresso ha permesso di confrontare i recenti sviluppi della scienza dermatologica a livello globale.

I progressi maggiori, discussi nelle prime due giornate hanno riguardato la terapia dei tumori cutanei e della dermatite atopica.

L’aumento globale dell’incidenza dei tumori della pelle sta diventando un problema non solo medico ma, specie nelle regioni tropicali, anche sociale per l’impegno economico richiesto da tali patologie, sia per l’aspetto sanitario, alti costi delle cure chirurgiche e dei farmaci, che per le ore di lavoro che vanno perse.

Se in una realtà progredita come quella italiana ciò crea difficoltà reali, possiamo immaginare come sia critica la situazione in nazioni come l’India o il Pakistan che hanno preferito investire in armi nucleari (sono entrambe potenze atomiche) invece che in opere d’assistenza sociale e sanitaria.

Molte relazioni sono state centrate sulla necessità della prevenzione e le modalità per attuarla.

Fondamentalmente le creme solari, poi i retinoidi, il beta carotene e la vitamina D,quindi molta attenzione agli indumenti da utilizzare, alcuni tessuti a trama larga lasciano passare quantità di ultravioletti sufficienti a scottare la cute, e alla dieta alimentare che deve essere particolarmente ricca di antiossidanti.

Grande rilievo è stato dato alle campagne di screening. Opere di medicina sociale, spesso effettuate da singoli medici che offrono gratuitamente lavoro e conoscenze, per il riconoscimento precoce del melanoma e dei tumori cheratinocitari. Questi tumori sono stati scoperti grazie a indagini epidemiologiche europee, le più frequenti tra tutte le neoplasie umane, per questo molte organizzazioni internazionali hanno intrapreso campagne d’educazione sanitaria.

Anche in Italia , e con molto anticipo, si stanno applicando gli stessi metodi di Medicina Sociale. In provincia di Avellino ogni mese, da alcuni anni, si sta svolgendo un’opera preventiva verso i tumori grazie alle associazioni AMOS e AMDOS che organizzano visite gratuite e anche incontri nelle scuole con le mamme per insegnare come riconoscere i nei “pericolosi” sulla pelle dei loro figli.

Molte le novità anche nel settore della fototerapia, cioè di quel campo della medicina che impiega la luce ultravioletta per la cura di gravi malattie della pelle quali la psoriasi e la vitiligine.

Numerose le proposte per nuovi campi di ricerca nel settore dei farmaci biologici, per cui a breve si potrà dare una risposta precisa alla più frequente delle domande dei malati: “cosa ha provocato la comparsa di questa malattia sulla pelle?”.

Tra i farmaci biologici una intera sessione è stata dedicata al Dupilumab, un medicinale per la dermatite atopica che in due mesi riesce a controllare il prurito e i sintomi clinici. Per l’orticaria cronica l’Omalizumab resta il farmaco con la più alta percentuale di successo e la maggiore rapidità d’azione consentendo la scomparsa dei sintomi già alla seconda somministrazione.

Per il momento la causa della psoriasi, della dermatite atopica e della vitiligine sono ancora sconosciute ma, almeno, disponiamo di molte nuove armi per controllarle.

Paolo Iandoli, Domenico Iandoli.

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