SPRECOPOLI. I’INCREDIBILE PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLO STATO ITALIANO

SPRECOPOLI- RUBRICA A CURA DI ALFONSO SANTOLI

Lo Stato ha immobili per 283 miliardi di euro e 12 miliardi di patrimonio inutilizzato

Secondo l’ultima stima ufficiale del Ministero del Tesoro riferita al 2015 il patrimonio immobiliare pubblico è di 283 miliardi di euro. L’80% che copre una superficie totale di 350 milioni di metri quadrati, è nelle mani degli Enti locali,mentre altri 12 miliardi di euro sono immobili non utilizzati. Alla guida dell’Agenzia del demanio c’è una “potente” funzionaria, da circa 20 anni, il suo nome è Elisabetta Spritz e percepisce uno stipendio annuo di 240.000 euro, a Lei è stato affidato il controllo della vendita del patrimonio pubblico. Tra il 2004 e il 2005 ha tentato due operazioni con fondi Fip e Patrimonio1, con la vendita da parte degli immobili di proprietà ai fondi che poi li riaffittano. Lo Stato incassa immediatamente 4,1 miliardi di euro e contemporaneamente si impegna a pagare 350 milioni di euro di fitto all’anno per nove anni . Alla fine del primo contratto risulta che lo Stato ha pagato 2,6 miliardi al fondo Fip e 280 milioni al Patrimonio1.Ha quindi restituito tutto quello che aveva incassato,impegnandosi con un regolare contratto, ad altri nove anni, fino al 2021.
Nel frattempo, nel 2013 nasce la Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani Spa) società del Ministero dell’Economia che ha il preciso compito di “gestire,valorizzare e dismettere l’ampio patrimonio immobiliare pubblico, anche allo scopo della riduzione del debito pubblico”. Nel 2015 Invimit annota ricavi per commissioni di gestione di 2,7 milioni di euro ,però per stipendi e consulenze spende 4,6 milioni di euro. A questo punto la Corte dei Conti biasima lo sproporzionato numero di consulenti e il Ministero del Tesoro è costretto a ridurre il capitale sociale da 10 milioni a 5,7. Nel 2017 Invimit ha venduto immobili per appena 48 milioni di euro.
Il mandato della Spitz è scaduto per i suoi 65 anni di età con 240.000 euro di stipendio annuo(pari a 480 milioni delle vecchie lire), tocca ora al ministro Giovanni Tria decidere di concedere, alla funzionaria, eventualmente un altro triennio.
Alfonso Santoli

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