Diocesi di Avellino-L’APPELLO DELLA CARITAS PER L’ACCOGLIENZA DEGLI IMMIGRATI

 

L’APPELLO DI CARITAS E MIGRANTES

Immigrazione: da una crisi possibile ad un’accoglienza certa

La Caritas Diocesana di Avellino, unitamente alle Caritas campane guarda con ansia ed alta attenzione ciò che sta accadendo a livello nazionale ed europeo, relativamente al tema “immigrazione”. Lo scontro politico è molto teso ai fini di una positiva intesa nel prossimo Consiglio Europeo del 28 giugno circa il Regolamento Dublino. Tale Regolamento riguarda molto da vicino il nostro Paese, considerato primo paese di ingresso nel territorio dell’Unione Europea nel quale una persona migrante possa fare richiesta di asilo.

Come cammino Caritas e Migrantes Campania, avvertiamo il bisogno di elevare un accorato e unanime appello affinché si proceda con celerità e con sapienza alla valutazione di un Regolamento che metta al centro” l’attenzione alla persona” e, particolarmente, alla persona costretta a fuggire da pericoli e disagi esistenziali.

In queste stesse ore, i cammini di delegazione Caritas e Migrantes della Campania sono protagoniste di accoglienza attraverso la formula dei Corridoi Umanitari. I territori della Campania, infatti, pur presentando tante difficoltà e criticità, sono sempre generosi ed hanno saputo, e vogliono ancora, rispondere con ammirevole umanità al grido di aiuto di chi approda sulle nostre coste. Comunità parrocchiali, seminari, istituti religiosi, famiglie, associazioni, cooperative e tanta gente di “buona volontà” dicono il proprio “Sì” all’invito del Papa e alle indicazioni pastorali dei Vescovi della nostra terra.

Al riguardo La Caritas di Avellino unitamente alle caritas campane riafferma che una comune risposta si potrebbe articolare attorno ai quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: “accogliere, proteggere, promuovere e integrare” cosi come cita Papa Francesco.

Quattro verbi, dunque, che interpellano tutti coloro che incontrano l’altro che si è messo in viaggio.

Ci auguriamo che, per il Consiglio Europeo del prossimo 28 giugno, questi verbi possano accompagnare il viaggio dei responsabili degli Stati membri e possano chiamare tutti a costruire vie nuove e sicure nel rispetto alla vita.“

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