INIZIA UNA NUOVA STAGIONE, IL GOVERNO CONTE PRONTO AL LAVORO TRA GUFI E VELENI

IL NUOVO GOVERNO GUIDATO DA CONTE È PRONTO A LAVORARE PER IL PAESE

di Mario Barbarisi

Dopo aver incassato la fiducia dal Senato conquistando più dei sei voti di differenza per la maggioranza (171 si, 25 gli astenuti), è arrivato il si della maggioranza della Camera, 350 voti a favore, 236 contrari e 35 astenuti. Duro attacco delle opposizioni con spunti non sempre di elevato profilo. È fin troppo evidente che la bocciatura delle urne è una ferita ancora aperta. Ora l’esecutivo guidato da Conte è atteso alla prova dei fatti! Una cosa è certa: questo Governo passerà alla storia anche per i colpi di scena, dall’assegnazione per l’incarico di Governo allo stesso Conte, la successiva rinuncia, con il no di Mattarella per il ministero dell’Economia al professor Savona, per poi incaricare Cottarelli rimasto nel congelatore 48 ore, il tempo di un nuovo incarico esplorativo, per poi tornare a Conte, il tutto condito da accuse di impeachment per il Capo dello Stato, da parte di 5Stelle e Fratelli D’Italia, per poi rientrare cancellando ogni dissapore con il Quirinale. E pensare che il tutto si è svolto nel giro di pochi giorni, talvolta concentrando gli accadimenti cruciali in poche ore.Il discorso al Senato pronunciato da Conte ha sollevato intanto numerosi malumori tra i banchi dell’opposizione, molto spesso in modo del tutto strumentale e poco accorto. Come fa, ad esempio Piero Grasso, ex presidente del Senato, ex magistrato, a non applaudire, addirittura a dissentire, quando Conte afferma chiaramente che il Governo combatterà con tutti i mezzi la mafia ed ogni forma di criminalità, adottando anche misure straordinarie relativamente alla confisca dei beni e di capitali? Una cosa è certa: se questo Governo è all’opera legittimato dal voto popolare a 5Stelle e Lega è “merito” di chi ha governato finora, avendo il PD contribuito ad affamare ulteriormente un Paese che con Renzi si attendeva una svolta, dopo le bastonate di Monti e il contributo di Giorgio Napolitano. La lega supporterà, secondo il programma e gli impegni assunti, l’imprenditoria italiana messa in ginocchio da una tassazione che ha stritolato il tessuto produttivo costringendo numerose aziende a delocalizzare gli impianti nei Paesi dove il costo del lavoro è inferiore. I 5Stelle saranno prevalentemente operativi, invece,nelle aree del centro e del Sud, nelle aree terremotate, dimenticate da Renzi e Gentiloni, e nel Sud dove la Questione Meridionale è viva, dove permangono l’assenza di strutture e Servizi,con l’aggravante di una emigrazione giovanile, con paesi vuoti, e con centri di accoglienza per gli immigrati privi di controlli. Insomma il nuovo Governo avrà tanto da lavorare mentre le opposizioni potranno scegliere se stare a guardare o imparare a fare politica sul serio. La gente è stanca di ascoltare promesse, di aspettare e soffrire, mentre la Casta ha goduto di innumerevoli privilegi. Sorprendono gli argomenti puerili di una parte dell’attuale opposizione alla Camera per attaccare la maggioranza e l’esecutivo in particolare, a cominciare dai titoli di studio assenti o non appropriati con le funzioni di Governo. Memoria corta o malafede? Dov’erano questi critici quando al Governo sono saliti il Ministro Fedeli,la Lorenzin e Poletti? E cosa si è detto per condannare il Decreto salva banche, dove con fondi pubblici sono state aiutate le Banche che tra l’altro avevano bruciato i risparmi di tanti italiani? E il caso Boschi-UNAR? Cosa ne è stato dello scandalo che ha visto l’UNAR finanziare Circoli di scambisti? Su tutto questo e altro ancora è calato il silenzio! Dispiace dirlo ma c’è una evidente complicità di parte della Stampa italiana, fortemente interessata alla conservazione dei privilegi acquisiti, al pari della casta politica. A breve le cose cambieranno, almeno secondo le intenzioni manifestate dal nuovo premier. Nelle prossime settimane sarà nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Rai e poi a seguire Agenzie e Commissioni. È una vera e propria rivoluzione quella in atto, in tanti non lo hanno ancora compreso, altri invece sono talmente preoccupati da aver capito che una stagione durata 40anni è finita. Perché 40? Perché nel 1978 con l’uccisIone di Aldo Moro ebbe inizio la notte della Repubblica, ora siamo al risveglio. Per i 5 Stelle sono stati essenzialmente due i momenti cruciali: il Referendum sull’Acqua Pubblica nel 2011 e la frase di Napolitano che dichiarò testardamente di non aver sentito il botto dopo l’ascesa del Movimento che cominciava a farsi sentire nelle Amministrative.Ancora più incredibile il percorso della Lega (ex nord) che oggi più che con tangentopoli “ rischia” di portare a compimento la battaglia di autonomia e difesa della produttività e del Made in Italy. C’è da aspettare, osservare e poi valutare!

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