Le vaccinazioni e la libertà di parola

 

 

Per trovare una prima traccia dell’impiego dei vaccini dobbiamo risalire all antichità classica. Infuriava la guerra del Peloponneso, quando scoppiò un’epidemia di peste.
I medici dell’epoca notarono che coloro, molto pochi, che sopravvivevano all’ infezione, divenivano resistenti alla malattia, e non si riammalavano più.
La stessa cosa fu annotata dal Manzoni quando descrisse la storia della peste a Milano.
Renzo, infatti, sopravvive alla malattia e può sposare Lucia.
Il primo grande passo avanti nel campo della medicina sociale e preventiva, si ebbe solo nel 1796 grazie a Edward Jenner. Jenner osservò che le mungitrici che contraevano il vaiolo bovino (una forma molto più lieve del vaiolo umano), e successivamente guarivano, non contraevano mai più il vaiolo umano. Egli provò quindi ad iniettare del materiale preso dalla pustola di vaiolo bovino in un bambino di 8 anni e la malattia non si sviluppò.
Cento anni più tardi Louis Pasteur dimostrò che per generare un’immunità verso un patogeno si potevano usare preparazioni microbiche alterate usando midollo spinale di conigli infettati con la rabbia e bacilli di antrace riscaldati.
Dopo tali scoperte, la vaccinazione si diffuse rapidamente in tutta Europa. A quei tempi veniva praticata con lancette di metallo con le quali, dopo averle bagnate con il vaccino, veniva graffiata la pelle (vaccinazione per escarificazione). Il Museo della Medicina dell’Ospedale degli Incurabili di Napoli conserva molti di questi primi strumenti, e una raccolta di libri dei primi anni del 1800 che trattano delle prime campagne di vaccinazioni condotte nel Regno.
Negli anni le modalità operative sono cambiate e la produzione dei vaccini si è standardizzata.
Tappa importante nella storia della vaccinazione è la dichiarazione, nel 1980, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della completa eradicazione del vaiolo.
I vaccini possono portare all’acquisizione dell’immunità per via attiva o passiva.
La protezione passiva viene ottenuta somministrando anticorpi costituiti da sieri o da anticorpi umani provenienti da persone immunizzate. Questo tipo di protezione è intensa ma di breve durata. È la cosiddetta siringa antitetanica che si preferisce praticare nei casi in cui una malattia viene causata da una tossina (come il tetano o il morso di serpenti) e serve una protezione rapida, senza necessità  di attendere che l’organismo sviluppi l’immunità. Questo tipo di immunizzazione non induce una memoria immunologica e non protegge quindi dalle successive esposizioni allo stesso microrganismo.
La profilassi attiva si effettua adoperando il microrganismo vivo attenuato o parti del suo corpo. All’iniezione segue lo sviluppo di una specifica e duratura resistenza immunitaria.
La distinzione tra vaccini è legata al modo con cui sono ottenuti e prodotti i componenti in grado di scatenare la risposta immunitaria.
Esistono vaccini costituiti da:
– organismi attenuati, come il vaccino per la poliomielite o la rabbia;
– organismi inattivati o uccisi, come il vaccino per il colera;
– antigeni purificati, come il vaccino contro il tetano o la difterite;
– antigeni ricombinanti e peptidi sintetici, come il vaccino contro l’epatite;
– virus vivi o vaccini a DNA;
– miscele e coniugati.
Una delle caratteristiche importanti delle campagne di medicina preventiva con le vaccinazioni è la capacità di indurre la cosiddetta immunità di branco (o di gruppo o di gregge), cioè il fatto che immunizzando la maggior parte della popolazione, anche gli individui non venuti in contatto con il patogeno e non vaccinati vengono protetti, interrompendo la catena di infezione. è stato stimato che serve almeno l’80% della popolazione vaccinata per permettere che ciò si verifichi. Se poche persone si vaccinano non sarà possibile impiegare tale fenomeno per proteggere la comunità.
Negli anni addietro davano con una certa frequenza reazioni allergiche perchè erano prodotte con sieri animali (bovini e cavalli) che contenevano proteine estranee al corpo umano e che, di conseguenza, potevano provocare gravi reazioni allergiche. Ma oggi i vaccini e i sieri immuni sono, per la maggior parte, di derivazione umana, quindi sicuri.
Recentemente un medico veneto è stato radiato dall Ordine dei Medici di Treviso per comportamento antiscientifico e non etico. Da quanto si legge dai quotidiani il Dottor Ricciardi ha detto che nella sua esperienza i bambini non vaccinati sono sani.
Il Medico avrebbe anche espresso il suo pensiero scrivendo dei libri sull’argomento. Nel Medio Evo  se si parlava troppo si veniva messi al rogo o imprigionati. Dal momento che nessuno dei pazienti del medico, per quanto è dato sapere, ha sporto denunce o lamentele contro il sanitario sembra proprio che sia divenuto nuovamente rischioso parlare ed esprimere la propria opinione.
Il processo dell’inquisizione a Galileo non ha insegnato nulla. Personalmente credo all’utilità dei vaccini (tutti in famiglia siamo vaccinati), ma esigo che chi non la pensa come me abbia il diritto alla parola.

Per saperne di più

Valeria Amaldi, L’Ordine dei Medici radia il Cardiologo anti-Vaccini. Il Mattino 22-04-2017

raffaeleiandoli.ilponte@gmail.com

 

 

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