IL MANGO: IL FRUTTO SUPER PER LA SALUTE

 

 

Pensavo che il mango, il frutto esotico simpatico nel nome e nei colori, fosse presente sul mercato come della semplice frutta che viene dal lontano Oriente. Invece il mango ha 4.000 anni di storia ed è prodotto in 400 tipologie diverse. In genere può arrivare a pesare fino ad un chilogrammo ed ha una forma ovale e le colorazioni più diffuse sono le indiane (rosse, verdi e viola), le  tailandesi (gialle), le filippine-indonesiane (verde/ giallo).  Lo si descrive in favole indiane in tempi antichissimi quando era il frutto sacrò degli Indù  e 9 secoli dopo Cristo lo si trova diffuso in Africa, nel 1600 in America del Sud e nel 1940 in Florida. Ai tempi nostri lo si coltiva anche  in Spagna ed in Italia (Sicilia e Calabria) e questa produzione “europea” copre il fabbisogno di domanda anche del Nord Europa.  Dal punto di vista medico c’è da dire che esistono pochi frutti al mondo con un valore nutrizionale del livello del mango. Iniziamo con la polpa che è ricca di fibre, vitamina A, C,D,E, J, K, potassio, rame, oltre a 17 aminoacidi. Sempre nella polpa, ma anche nella buccia, sono immagazzinati i pigmenti antiossidanti (carotenoidi e polifenoli) oltre all’omega-3 ed all’omega-6. Tra i carotenoidi  una grossa quota appartiene all’alfa e beta carotene. Sempre nella buccia c’è la presenza del lupeolo che rappresenta un serio inibitore del cancro alla prostata e dei tumori della pelle. Tale inibitore viene attualmente utilizzato  per i tumori al polmone, al seno, alla prostata e al colon. La ricchezza della fibra nella struttura del mango lo fa consigliare per aumentare il transito intestinale e combattere così la stitichezza. Lo si consiglia anche agli sportivi praticanti perché, dato l’elevato numero di zuccheri, serve come fonte di energia con le sue 60 calorie ogni 100 grammi di frutto.  Come antistress va bene per depressione e stati d’ansia, ma anche per dare all’atleta una maggiore serenità in relazione alla gara. Serve anche a farlo dormire, perché contrasta l’insonnia.  Sempre il lupeol o lupeolo ci preserva il muscolo cardiaco e tutti i vasi sanguigni perchè rallenta l’invecchiamento grazie alle abbondanti dosi di vitamina C, la quale risulta utile anche al sistema immunitario.  La vitamina A è utile per gli occhi in genere e per la retina in particolare, in quest’ultimo caso insieme alle vitamina E, ma anche per le mucose “interne”  e per i denti. Da quasi 20 anni il mango è il jolly della cosmetica perché si usa per medicare l’acne, la pelle secca e quella sensibile, i capelli secchi e le doppie punte. Usando solo il nocciolo con una parte della polpa si può purificare la pelle. Si utilizza anche il burro di mango in cosmetica per l’idratazione delle pelli secche.  Il mango contiene l’81% di acqua ed un alto numero di oligoelementi per questo in India ed in Pakistan è usatissimo come diuretico e lassativo, ma anche come lenitivo antitosse e come infuso (solo la buccia) contro il raffreddore. La sua produzione è enorme (30 milioni di tonnellate annue) e si concentra nei Paesi dove il suo utilizzo è millenario come l’India, con 13 milioni e 700mila tonnellate annue, la Cina con 4 milioni, la Thailandia con 2milioni e 400mila e l’Indonesia con 2milioni.  Il nostro dolce frutto colorato oggi è al top nell’ambito della ricerca scientifica per 2 motivazioni molto importanti: sembra che possa combattere alcuni tipi di cancro e poi aiuta a dimagrire. Alla recentissima Conferenza di Biologia Sperimentale a San Diego in California è stata presentata una ricerca condotta sugli animali, nella quale si è dimostrato che l’utilizzo del mango in quantità rapportata al peso rallenta l’avanzata del tumore alla mammella. 3 anni prima di questo lavoro era stato dimostrato in Texas che l’utilizzo del nostro super frutto preveniva la crescita del tumore al colon per la grande quantità di antiossidanti contenuta nel mango. Oltre a queste importanti qualità, il frutto contiene l’acido gallico e la mangiferina, che posseggono di per sé proprietà antitumorali, soprattutto nei riguardi del carcinoma pancreatico. L’acido gallico è uno dei principali antiossidanti che si trovano in natura e le sue quantità maggiori sono disponibili  nel mango e nelle mandorle. La mangiferina si trova solo nel mango ed ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e quindi antitumorali. Sempre nella Conferenza Internazionale di San Diego di quest’anno sono stati presentati 4 nuovi studi confermati da test sugli animali da laboratorio il mango aiuta a combattere gli effetti negativi associati a diete ad alto contenuto di grassi e l’obesità, perché inibisce la crescita delle cellule adipose, rallenta la crescita dei tumori al seno, fa diminuire l’infiammazione intestinale in genere associata alla costipazione. Da qualche mese a questa parte il mango viene usato anche come antianemico per via della grossa quantità di ferro contenuta.  L’ultima novità riguarda una ricerca scientifica australiana sugli effetti del mango sul dimagrimento. La buccia di mango brucia i grassi e quindi favorisce la perdita di peso e favorisce l’adipogenesi  prevenendo la formazione di cellule di grasso. Ma se il mango allontana i tumori, combatte tante patologie,  è un alimento sano e non fa ingrassare, allora di quanti quintali al giorno di mango abbiamo bisogno? Gli studiosi hanno quantificato anche questo dato, anche se un vecchio consiglio ci ricorda che un consumo moderato/regolare  sembra essere al momento la soluzione ad ogni tipo di male.
gianpaolopalumbo.ilponte@gmail.com

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