LA SIDIGAS NON COMPIE L’IMPRESA E VENEZIA VINCE LA FIBA EUROPE CUP

 

 

 

Ieri sera, al PalaTaliercio, la SIDIGAS Avellino è uscita sconfitta, nel secondo incontro di finale della FIBA EUROPE CUP, ad opera dell’UMANA REYER Venezia, per 81 a 79 che si è aggiudicata, così, la coppa europea.

E’ stata una gara molto combattuta che è stata condotta quasi alla pari dalle due compagini in campo, avendo dato, anche, per alcuni tratti, l’impressione che la SIDIGAS avrebbe potuto compiere l’impresa sovvertendo incontro e punteggio a proprio favore ma ciò non si è verificato per qualche errore di troppo, banali palle perse e per la scarsa vena di alcuni atleti chiamati in causa.

I migliori tra i biancoverdi sono stati RICH autore di 32 punti, top scorer della serata, che è stato capace con le sue giocate, di cui alcune spettacolari, a cercare di compiere l’impresa della rimonta per la sua squadra e FESENKO (nella foto) che è stato superlativo sotto ogni aspetto come realizzatore con 21 punti in carniere e come rimbalzista con 15 conquistati, tra cui 7 offensivi.

Ma la SIDIGAS, per compiere l’impresa, aveva bisogno oltre alle prove eccellenti dei due atleti sopracitati anche dall’apporto degli altri componenti il roster che è stato, invece, al di sotto delle aspettative specialmente in quegli uomini che avrebbero potuto fare la differenza quali FILLOY, WELLS, capitan LEUNEN e FITIPALDO le cui prove sono state sulla mediocrità assoluta.

Tra questi, però, ha fatto eccezione D’ERCOLE  che è stato maggiormente utilizzato, vista la scarsa vena dei due play titolari, e che si è imposto per il suo gioco ordinato realizzando, anche, due triple importanti.

Sugli spalti c’è stata una festa tra le due tifoserie gemellate con quella biancoverde, capeggiata dagli ORIGINAL FANS, che ha incitato i propri beniamini per tutti i 40 minuti.

Coach SACRIPANTI ha così commentato la gara in sala stampa:

Complimenti a Venezia, che ha dimostrato grande forza e solidità: è una grande squadra. Voglio però complimentarmi anche con la mia squadra, perché non si è risparmiata su niente e ha disputato una buona partita: nel secondo quarto abbiamo perso qualche palla di troppo e gli abbiamo concesso contropiedi facili, ma nel terzo quarto siamo stati molto solidi e abili nel recuperare. Credo che ci abbiano aiutato molto i diversi schieramenti difensivi che abbiamo provato, sia a tutto campo che a metà campo, che ci hanno permesso di toglier loro dei punti di riferimento. Fino alla fine non abbiamo smesso di giocare, di muovere la palla e di attaccare il canestro con grande ferocia. Siamo arrivati ad un passo dal vincere una Coppa molto importante, giocando con grande ardore: c’è grande rammarico ma allo stesso tempo ci resta la consapevolezza del fatto che se giochiamo con questa mentalità e questa ferocia, possiamo dire la nostra fino alla fine del campionato”.

Alle parole del coach si sono aggiunte anche quelle di D’ERCOLE che ha così esordito:“Sfortunatamente non siamo riusciti ad alzare la Coppa. Facciamo i nostri complimenti a Venezia, che ha dimostrato di aver meritato di vincere in queste due partite. Noi avremmo potuto disputare un match migliore ad Avellino, ma oggi abbiamo giocato una buona partita e questa consapevolezza ci sarà utile in ottica Playoff”.

 

Ora, al rientro in sede, la SIDIGAS dovrà adeguatamente prepararsi ai due incontri conclusivi del campionato, prima di tutto con quello di domenica che la vedrà impegnata, in trasferta, contro la SEGAFREDO Bologna dove deve cercare di portare in porto la vittoria per consolidare la quarta posizione in classifica visto che nell’ultimo incontro casalingo dovrà ospitare la squadra di Trento, anch’essa aspirante a conquistare la stessa posizione.

Considerata, però, la prova di carattere espressa a Venezia non c’è dubbio che la SIDIGAS possa aspirare alla vittoria in tutte e due le ultime gare di campionato ed affrontare, con rinata fiducia, i play off dove potrebbe incontrare nel primo turno ancora la squadra trentina e, successivamente, con ogni probabilità, nuovamente l’UMANA Venezia, perpetuando, così, l’ennesima sfida tra le due compagini.

Franco Iannaccone

 

 

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