“ ANGELI”, CUSTODI E MESSAGGERI DELLA FEDE

 

 
Si è svolto, lunedì scorso (23 ottobre) presso il Circolo della Stampa di Avellino, il Convegno su “Gli Angeli Custodi”, organizzato dal settimanale diocesano Il Ponte, relatori: don Marcello Stanzione e l’avvocato Carmine Alvino, entrambi studiosi esperti di Angelologia.
Due esperti, un sacerdote ed un laico per affrontare un tema di fede, delicato e avvincente al tempo stesso; gli angeli oggi sono spesso tratteggiati come soggetti da favola, sono presenti nelle iconografie moderne degli spot pubblicitari sui magazine e in Tv, ma gli Angeli esistono, come dimostrano le numerose citazioni esplicite della Bibbia e il loro ricordo, ha sottolineato il vescovo di Avellino, ci riporta tutti indietro nel tempo, quando da bambini ci ricordavano di pregare l’Angelo Custode. Monsignor Arturo Aiello ha assistito con interesse all’intero incontro, seduto nella prima fila di una sala gremita, con numerose persone costrette ad assistere in piedi per mancanza di posti. Una partecipazione straordinaria per un tema che evidentemente appassiona interessate ad approfondire la conoscenza dei Custodi e messaggeri della Parola. La storia per i credenti ha avuto una svolta proprio con l’annunciazione dell’arcangelo Gabriele alla Vergine Maria, un episodio che conta innumerevoli ritratti dipinti da artisti di ogni epoca, come ha sottolineato il direttore Mario Barbarisi, moderatore dell’incontro. Brillanti ed esaustive le relazioni di don Marcello Stanzione e dell’avvocato Carmine Alvino. Il primo ha sottolineato attraverso la citazione delle sacre scritture la certezza dell’esistenza degli Angeli e di quanto sia diffusa e distruttiva per la Fede il “culto” della new-age con le pratiche esoteriche e le azioni tendenti a  nascondere la presenza del diavolo, anch’esso citato nelle Scritture, facendo credere che non esiste, riducendo la Fede a questioni che, di fatto, spostano l’attenzione dal vero problema: pregare e chiedere aiuto ai Messaggeri per allontanare il male, pronto a nascondersi per ingannare. E’ stato interessante ascoltare i relatori che hanno tratteggiato le figure e gli aspetti principali degli Arcangeli, un tema che richiede di approfondire la conoscenza con una serie di incontri a tema, per i quali si è già messa in moto la macchina organizzativa.
A concludere i lavori dopo le relazioni, che per esigenze di spazio pubblichiamo in versione integrale al sito www.ilpontenews.it, è stato il      Vescovo, Monsignor Arturo Aiello:
“ l’incontro su gli Angeli dovrebbe avere, come effetto, la pace.
Non vorrei che da questo primo incontro qualcuno ne uscisse tormentato, altrimenti avremmo ottenuto l’esatto contrario, d’altra parte don Marcello ci ha fatto comprendere bene come questo aspetto della nostra fede sia un po’ di confine, e lo è sempre stato, con aspetti che esulano dalla fede autentica.
Non dimentichiamo qual è il centro della fede, perché a volte succede nella Teologia quello che accade nella Medicina, e cioè che la specializzazione eccessiva fa perdere di vista la persona…giusto per fare un esempio: lo specialista di un dito, potrebbe non tenere in conto che comunque esiste un mano, un braccio, un cuore, che c’è una persona, che c’è una famiglia, che c’è una storia, che ci sono dei ricordi…questo pericolo lo corriamo anche noi, e cioè: chi si specializza eccessivamente, può perdere di vista il tutto, l’insieme, cioè l’unità dei cristiani, altrimenti è facile che tracimiamo in altri ambiti come la new age, più volte menzionata, e qui poi, a cerchi concentrici, entrano in gioco altre verità…ci tengo a precisare, comunque, che io sono molto devoto, anzi devotissimo all’Arcangelo Michele, ciononostante rimarco la necessità di non perdere di vista il nucleo fondante, e penso ai bambini, a ciò che rappresenta per loro l’Angelo Custode a cui rivolgono le loro preghiere della sera, prima di andare a dormire, magari dopo aver visto chissà quali mostri (in televisione, ndr)…e poi vorrei fare un appunto a proposito della differenza fra religione e psichiatria, sul fatto che accade che i sacerdoti “esorcisti” spesso riconoscono i loro limiti e quindi inviano agli psichiatri coloro che non sono “indemoniati”, ma piuttosto affetti da patologia mentale.
E’ auspicabile che lo “scibile” torni a dialogare fra le sue competenze.
Non mettiamo limiti alla potenza creatrice di Dio, che si definisce “creatore di tutte le cose, visibili ed invisibili”. Quello che noi lamentiamo è partito molti secoli fa, questo perché, giustamente, la scienza deve avere una sua autonomia: Cartesio diceva che è vero soltanto ciò che si percepisce con i sensi; se fosse così effettivamente, la prima cosa che salterebbe è l’amore…l’amore esula da un’osservazione chiara e distinta, tanto è vero che noi diciamo: “ha perso la testa”. Quindi, se dobbiamo accettare soltanto quello che cade sotto l’osservazione dei sensi, molte esperienze della vita vengono cambiate, decurtate, non riconosciute…ecco, da così lontano è venuto il sospetto sulle presenze nascoste, sulle presenze angeliche, sapendo che uscite in compagnia del vostro angelo custode, ancora all’opera, anche se non siamo più bambini, anche se non leggeremo le fiabe stasera e che, come qualcuno ha detto, quando andiamo a incontrare una persona e abbiamo timore che l’incontro diventi uno scontro, preghiamo l’angelo custode dell’altro. Quando c’è un dissidio tra genitori e figli o tra marito e moglie, forse sarebbe il caso di invocare un po’ più spesso gli angeli custodi”.
A cura di Vittorio Della Sala

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