Nei giorni scorsi il Prefetto di Avellino, Carlo Sessa ha attaccato i Sindaci, colpevoli di non impegnarsi sufficientemente per aiutare gli immigrati, lo ha fatto anche rivolgendosi alla Caritas diocesana.
E’ inutile dire che siamo rimasti male, abbiamo subito pensato ad un involontario sconfinamento del Prefetto Sessa: il rappresentante di Governo può intervenire “bacchettando” le Istituzioni, come Sindaci e Comuni, ma non può farlo rivolgendosi al volontariato. A parte la garbata replica del responsabile Carlo Mele dobbiamo dare atto alla Diocesi di un impegno straordinario, frutto di un’accurata programmazione annuale, oggetto di una presentazione che si è svolta sabato 8 ottobre, presso il Palazzo Vescovile alla presenza del           Vescovo, Monsignor Francesco Marino, del responsabile diocesano Caritas, Carlo Mele, e dei rappresentanti delle Associazioni e dei gruppi di volontariato cattolico presenti ed operanti in Diocesi.
Ogni giorno centinaia di laici, assistiti dai parroci, si impegnano in iniziative a sostegno del prossimo, di chi ha bisogno di aiuto. I Centri di Ascolto filtrano le richieste e successivamente si mobilitano i Centri di Assistenza, tra questi va ricordato il gran lavoro della mensa-dormitorio “Monsignor Antonio Forte”. Da oggi la macchina      organizzativa della Diocesi di Avellino si potenzia grazie all’istituzione della “Cittadella della Carità”, una  vera rete solidale di sostegno alle Istituzioni e di aiuto per i cittadini bisognosi di assistenza.

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