Nel Parlamento italiano la lista dei trasferimenti dura tutto l’anno Il 2015 è stato l’anno record degli onorevoli voltagabbana

 

 

All’attuale legislatura, fino a questo momento, viene assegnato l’oscar per il record di cambio di casacca dei parlamentari italiani. Si sono avute, fino ad oggi, 325 migrazioni tra Camera e Senatori in poco più didue anni e mezzo, per un totale di 246
parlamentari coinvolti, perché alcuni di essi hanno “attraversato il Rubicone” più di una volta. Luigi Compagna si è spostato 5 volte. Eletto con il Pdl, ha poi cominciato a fare avanti e indietro tra Gal e Ncd. Allo stato attuale, risulta che un terzo degli eletti ha cambiato maglia. “Openpolis”, considerando tutti i cambi, ha calcolato che “questa legislatura viaggia al ritmo di 10 spostamenti da una sigla all’altra al mese, contro la media di 4 di quella scorsa”. Nella Prima Repubblica si registravano, in media, 12 passaggi l’anno. Nella seconda si sono avuti 55 cambi. Il trasformismo ha raggiunto il massimo in quest’ultimo periodo, tanto da diventare una regola quotidiana, al punto tale da considerare una cosa normale il cambiamento di un partito o di un gruppo politico. Al momento dello strappo con Berlusconi,  Angelino Alfano disse: “Pensiamo che sia necessario  continuare a ostenere il governo Letta…” Seguirono Alfano, uscendo da Forza Italia, 30 senatori e 29 deputati. Denis Verdini,
seguito da 9 deputati e 17 senatori ha giustificato, così, l’addio a Forza Italia “Io credevo nel Patto del Nazareno e
voglio continuare ad appoggiare l’esecutivo di Renzi…”. Gli ultimi a lasciare Forza Italia, “berlusconiani di ferro”, sono stati Sandro Bondi e Manuela Repetti, passando al gruppo Misto. Maria Tindara Gullo dal Pd è passata a Forza Italia; la grillina Serenella Fucksia, espulsa il 28 dicembre 2015 dal Movimento 5stelle per non aver restituito le eccedenze degli stipendi da
aprile a settembre 2015, si iscriverà, forse, al gruppo Misto del Senato. Con tutte queste defezioni il gruppo Misto di Montecitorio è diventato il terzo gruppo con 62 deputati (presidente è Pino Pisicchio), mentre a Palazzo Madama è il quinto
con 27 senatori (presidente Loredana De Petris di Sel).
Nel gruppo di Scelta Civica, scomparso al Senato dopo l’addio di Mario Monti, si sono avuti 44 abbandoni dal
partito. Restano per il momento 23 deputati, ai quali vanno aggiunti 12 parlamentari fuoriusciti da Sel e 9 dalla Lega. Il Pd ha 14 componenti in più, provenienti, per lo più, da Sel (tra cui Gennaro Migliore e Titti Di
Salvo) e Scelta Civica, come Andrea Romano e Irene Tinagli. Non possiamo esimerci dal menzionare Dorina
Bianchi che in questa legislatura, per il momento, ha fatto un solo passaggio: da Forza Italia ad Area Popolare.
In precedenza per tutto l’arco costituzionale: nel 2001 era nel CCD (Centro Cristiano Democratico) per passare poi nel 2005 alla Margherita e successivamente al Gruppo Misto, poi all’Ulivo, nel 2009 all’Unione di Centro, nel 2011 al PD ed, infine, il
18 novembre 2013 al Nuovo Centro Destra. Il Movimento 5 Stelle ha dato praticamentea tutti, dalla sinistra alla
destra, da Sel a Gal, passando per Scelta Civica, Ap e Pd. Tra espulsioni e fuorusciti si è passati dai 163 seggi
conquistati a l27 parlamentari odierni. Tra i transfughi “eccellenti” di questa legislatura troviamo Bruno Tabacci
(da Gruppo Misto a Per l’Italia), Paola Binetti (da Sc ad Area Popolare), Linda Lanzillotta (da Sc a Pd).

alfonsosantoli.ilponte@gmail.com

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